Letra y Traducción en español de Canciones Italianas · Italian songs lyrics with spanish translation · Testi di canzoni italiane con traduzione in spagnolo

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Adoro escuchar y traducir canciones italianas, y gracias a que soy bilingüe puedo hacerlo personalmente, sin traductores automáticos y manteniéndome fiel al significado original del texto italiano. He creado este blog para poder compartir esta música tan maravillosa con todos vosotros... ¡Sed bienvenidos!
* "Kara Hidden" no es mi nombre real, sólo es un seudónimo.

Amo ascoltare e tradurre delle canzoni italiane, e dato che sono bilingue, posso farlo personalmente, senza traduttori automatici e rimanendo fedele al significato originale del testo italiano. Ho creato questo blog per poter condividere questa musica così meravigliosa con tutti voi... Siate benvenuti!
* "Kara Hidden" non è il mio vero nome, ma soltanto uno pseudonimo.

I love listening and translating italian songs, and because of I'm bilingual, it's something I can do personally, without automatic translators and keeping the original meaning of the italian text. I have created this blog to share this so wonderful music with all you... Be welcome!
* "Kara Hidden" is not my real name, but only a pseudonym.

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INDICE Canzoni popolari italiane


SIGNORINELLA PALLIDA
COME PIOVEVA
VIVERE
CAMPAGNOLA BELLA
O MIA ROSINA
CAMPANARO
CANONE (Fra Martino)
MINIERA
COME LE ROSE
SOLDATINI DI FERRO
TU SCENDI DALLE STELLE
MAMMA
COME PORTI I CAPELLI, BELLA BIONDA
LA MAZURCA DELLA NONNA
AVEVA UN BAVERO
MARINA
ABBRONZATISSIMA
ACQUA AZZURRA ACQUA CHIARA
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
AMICI MIEI
CANZONE DEI VECCHI AMANTI
E QUI COMANDO IO
LA SPAGNOLA
ANGELI NEGRI
AZZURRO
CIAO CIAO BAMBINA (Piove)
MA COME FANNO I MARINAI
MA LA NOTTE NO
FILI D'ORO


SIGNORINELLA PALLIDA

Signorinella pallida
dolce di rimpettaia
del quinto piano
non v'è una notte ch'io non sogni Napoli
e son vent'anni che ne sto lontano
Al mio paese nevica
e il campanile
della chiesa è bianco
tutta la legna è diventata cenere
io ho sempre freddo e sono triste e stanco
Amore mio non ti ricordi che
nel dirmi addio
mi mettesti all'occhiello una pansè
poi mi dicenti con la voce tremula:
"Non ti scordar di me"
E gli anni e i giorni passano uguali e grigi
con monotonia
le nostre foglie più non rinverdisciono
signorinella che malinconia
Tu innamorata e pallida
più non ricami innanzi al tuo telaio
io qui son diventato il buon Don Cesare
porto il mantello a ruota e fo il notaio
Il mio piccino
sfogliando un vecchio libro di latino
ha trovato -indovina- una pansè.
Perchè dagli occhi mi spuntò una lacrima?
Chissà, chissà perchè!


COME PIOVEVA

C'eravamo tanto amati
per un anno e forse piu',
c'eravamo poi lasciati...
non ricordo come fu...
ma una sera c'incontrammo,
per fatal combinazion,
perche' insieme riparammo,
per la pioggia, in un porton!
Elegante nel suo velo,
conun bianco cappellin,
dolci gli occhi suoi di cielo,
sempre mesto il suo visin...
Ed io pensavo ad un sogno lontano
a una stanzetta d'un ultimo piano,
quando d'inverno al mio cor si stringeva...
...Come pioveva ...come pioveva!
Come stai? Le chiesi a un tratto.
"Bene, grazie, disse, e tu?".
"Non c'e' male" e poi distratto:
"guarda che acqua viene giu'!".
"Che m'importa se mi bagno?"
Tanto a casa debbo andare
"Ho l'ombrello, t'accompagno"
"Grazie, non ti disturbar..."
Passa a tempo una vettura
io la chiamo, le fa: "no"
dico: "Oh! Via, senza paura.
Su montiamo", e lei monto'.
Cosi' pian piano io le presi le man
mentre il pensiero vagava lontano...
Quando d'inverno al mio cor si stringeva...
...Come pioveva ...come pioveva!
Ma il ricordo del passato
fu per lei il piu' gran dolore,
perche' al mondo aveva dato
la bellezza ed il candor...
cosi' quando al suo portone
un sorriso mi abbozzo'
nei begli occhi di passione
una lagrima' spunto'...
Io non l'ho piu' riveduta
se e' felice chi lo sa'!
Ma se ricca, o se perduta,
ella ognor rimpiangera':
Quando una sera in un sogno lontano
nella vettura io le presi la mano
quando salvare ella ancor si poteva!...
...Come pioveva ...cosi' piangeva!


VIVERE

Oggi che magnifica giornata
Che giornata di felicità
La mia bella donna se n'è andata
M'ha lasciato al fine in libertà
Son padrone ancor della mia vita
E goder la voglio sempre più
Ella m'ha giurato nel partir
Che non sarebbe ritornata mai più

Vivere senza malinconia
Vivere senza più gelosia
Senza rimpianti
Senza mai più conoscere cos'è l'amore
Cogliere il più bel fiore
Goder la vita e far tacere il cuore

Ridere sempre così giocondo
Ridere delle follie del mondo
Vivere finché c'è gioventù
Perché la vita è bella
La voglio vivere sempre più

Spesso la commedia dell'amore
La tua donna recitar ti fa
Tu diventi allora il primo attore
E ripeti quello che vorrà
Sul terzo atto scende già la tela
Finalmente torna la realtà
Questa è la commedia dell'amor
Che in una farsa trasformata sarà.

Vivere pur se al cuore
Ritorna un attimo di nostalgia
Io non ho più rancore
Ringrazio chi me l'ha portata via.


CAMPAGNOLA BELLA

La la la….
All'alba quanto spunta il sole
là nell'Abruzzo tutto d'or
le prosperose campagnole
discendono dalle valli in fior.
La la la…

Oh campagnola bella
tu sei la reginella.
negli occchi tuoi c'è il sole
c'è il colore delle viole
e delle valli tutte in fior.
Se canti la tua voce
è un'armonia di pace,
che si diffonde e dice:
se vuoi vivere felice
devi vivere quassù.

La la la….
Quand'è festa al paesello
con le sue amiche se ne va.
trottarellando, l'asinello
la porta verso la città.
La la la …

Oh campagnola bella...

La la la….
Ma poi la sera al tramontare
colle sue amiche se ne va
e tutte intente a raccontare
quel che ha veduto la' in citta'.
La la la….

Oh campagnola bella...


O MIA ROSINA

O mia Rosina tu mi piaci tanto
come il mare piace alle sirene.
Se non ti vedo io piango tanto
che non mi scorre il sangue nelle vene.

Meglio sarebbe che non ti avessi amato;
sapevo il credo ed ora l'ho scordato,
pur non sapendo più l'Ave Maria,
come potrò salvar l'anima mia.

Cara Rosina mi hai ridotto male
andavo a messa e non so dove sia.
Sapevo le parole del messale,
ed ora non so più l'Ave Maria.

Meglio sarebbe...


CAMPANARO

1. Campanaro della Valpadana,
per chi suoni la campana?
Tu, che inviti i valligiani
al vespro e alla preghiera mattutina,
oggi suoni, ma, nel cielo, implora
la tua voce arcana
benedici la mia Nina
che si sposa e se ne va lontana....
Din! Don! Dan!
Suona lieto il campanil del Redentore…
Din! Don! Dan!
Sei felice... eppur ti piange il cuore...
2. Campanaro del Gran San Bernardo,
per chi suoni la campana?
Nella notte di bufera,
un'ombra, in mezzo al turbine cammina:
l'emigrante che espatriò,
sognando una ricchezza vana,
sulla neve si trascina...
Il tuo squillo è la salvezza umana!
Din! Don! Dan!
Rivedrà la sua casetta in fiore
Din! Don! Dan!
Tornerà dove ha lasciato il cuore...
3. Campanaro delle "Sette Croci"
per chi suoni la campana?
Tra i ghiacciai dell'Adamello,
avvolti in una bianca mantellina,
hai veduto riapparir gli eroi
d'un'epopea lontana:
hanno il volto ancor fanciullo
e il cappello con la penna alpina...
Din! Don! Dan!
La montagna è il loro letto, il loro altare…
Din! Don! Dan!
Suona piano ... chè li puoi svegliare ...
Campanaro delle penne nere
non si possono scordare
din, don, dan.


CANONE (Fra Martino)

Fra Martino campanaro,
dormi tu? dormi tu?
Suona le campane,
suona le campane.
Din, don, dan,
din, don, dan.


MINIERA

Allor che in ogni vetta la messicana
danzano tutti al suono dell'avaiana.
Vien di lontano un canto così accorato,
è un minatore bruno laggiù emigrato
la sua canzone sembra di un esiliato.
Cielo color del cielo, cielo color del mare
tu sei Io stesso ciel del mio casolare,
portami in sogno verso la patria mia
portale un cuor che muore di nostalgie.
Nella miniera è tutto un baglior di fiamme,
piangono bimbi, spose, sorelle e mamme
ma un tratto il minator dal volto bruno
dice agli accorsi: se titubate ognuno,
io solo andrò laggiù che non ho nessuno.
E nella notte un grido solleva i cuori
mamme son salvi tornano i minatori.
Manca soltanto quello dal volto bruno,
ma per salvare lui non c'è nessuno.
Và l'emigrante ognor con la sua chimera
lascia la vecchia mamma e il suo casolar
e spesso la sua vita nella miniera.


COME LE ROSE

Son tornate a fiorire le rose
E le dolci carezze del sol
Le farfalle s'inseguon festose
Nell'azzurro con trepido vol
Ma le rose non sono più quelle
Che fiorirono un giorno per te
Queste rose son forse più belle
Ma non hanno profumo per me
Ma la tua voce gentile
Più non allieta il mio cuore
Come le rose d'aprille
Le gioie
D'amore son morte per me
Queste rose baciate dal sole
Nel silenzio dei vesperi d'or
Non sentiron le dolci parole
Che il tuo cuore diceva al mio cuor
Quelle rose non hanno più vita
Come i sogni di mia gioventù
È un ricordo ogni rosa appassita
Quelle rose non parlano più


SOLDATINI DI FERRO

Sta presso il tavolino
giocando il piccolo bebè:
giuoca coi soldatin
che il buon papà gli diè.
Ecco le schiere là
già pronte in fila per marciar,
ma il piccolo ha un bel far...
non possono avanzar...
perchè sbarra il cammin
dei fieri soldatin,
piantata proprio là...
...la pipa di papà.

Soldatini di ferro così
par che marcino e fermi stan lì.
Chiede il bimbo: Papà per favor,
sai tu dirmi se in petto hanno un cuor?
Sorridendo il papà dice: No!...
sono tutti di ferro e perciò
i soldati che vedi tu qui...
sono fatti soltanto così!...

Oggi non c'è lezion,
Bebè fa festa e a casa sta;
apre il suo scatolon:
e i soldatin son là!
Ma dalla strada vien
un suono di banda militar...
...Tralascia di giuocar,
s'affaccia per guardar...
Son altri soldatin,
con tanti bei nastrin.
Oh, non li arresterà la pipa di papà!

Soldatini di ferro così
Chiede il bimbo: Papà per favor,
quelli marcino e quelli stan lì.
Sono fatti di ferro anche lor?
Serio in viso il papà dice allor:
son di ferro... ma in petto hanno un cuor!
i soldati che vedi tu qui
sono fatti davvero così!


TU SCENDI DALLE STELLE

Tu scendi dalle stelle
O Re del Cielo
E vieni in una grotta
Al freddo al gelo
E vieni in una grotta
Al freddo al gelo.
O Bambino mio Divino
Io ti vedo qui a tremar, O Dio Beato
Ah, quanti ti costo l'avermi amato
Ah, quanti ti costo l'avermi amato.
A te che sei del mondo, il creatore
Mancano panni e fuoco, o mio Signore
Mancano panni e fuoco, o mio Signore.
Caro eletto, Pargoletto,
Quanto questa povertà, piu m'innamora
Giacche ti fece amor povero ancora
Giacche ti fece amor povero ancora.


MAMMA

1. Mamma son tanto felice
perché ritorno da te ...
La mia canzone ti dice
ch'è il più bel giorno per me!
Mamma, son tanto felice ...
Viver lontano, perché?
Mamma .....
Solo per te la mia canzone vola... Mamma .....
Sarai con me, tu non sarai più sola
Quanto ti voglio bene .....
Queste parole d'amore
che ti sospira il mio cuore
forse non s'usano più... Mamma .....
Ma la canzone mia più bella sei tu!
Sei tu la vita e per la vita
non ti lascerò mai più!
2. Sento la mano tua stanca
cerca i miei riccioli d'or ...
Sento ... e la voce ti manca,
la ninna nanna d'allor ...
Oggi la testa tua bianca,
io voglio stringere al cuor ...


COME PORTI I CAPELLI, BELLA BIONDA

Come porti i capelli, bella bionda,
tu li porti alla bella marinara,
tu li porti come l'onda,
come l'onda in mezzo al mar.

In mezzo al mar ci sta i camin che fumano:
saranno le mie belle che si consumano.


LA MAZURCA DELLA NONNA

Quando senti l'orchestrina,
tra una danza americana,
che strimpella una mazurca dall'aria paesana,
pensi allora alla "quadriglia"
d'un bel tempo che passò,
quando usava la "pariglia" attaccata al "landò".
Quando non c'erano i tanghi e i fox-trot!...

Ah... la mazurca
che ballava la mia nonna
con le trecce a penzoloni
e con i mutandoni
sotto la sua gonna.
Quando mio nonno,
per baciare la sua mano
non usava la scaletta,
ma la bicicletta
fino al primo piano...

I giovincelli,
di vent'anni o poco più,
com'eran belli
coi baffoni... per l'insù.
Ah... la mazurca
d'un bel tempo assai lontano
quando prima di sposarsi,
stavano a guardarsi con le mani in mano...

Or si balla la "carioca",
il sassofono rimbomba,
ma il mio nonno suona ancora il... grammofono a tromba...
Pensa ahimè, con nostalgia
all'antica gioventù
quando allora ogni Maria non era... Mariù...
Com'era bello quel tempo che fu!


AVEVA UN BAVERO

Nelle sere fredde e scure, presso il fuoco del camino,
quante storie, quante fiabe racontava il mio nonnino;
la piu' bella che io ricordo e' la storia di un amore,
di un amore appassionato che felice non fini'...,
ed il cuore di un poeta a tal punto inteneri'
che la storia di quei tempi mise in musica cosi':
Aveva un bavero color zafferano
e la marsina color ciclamino,
veniva a piedi da Lodi a Milano
per incontrare la bella Gigogin.
Passeggiando per la via
le cantava:
Ma, con altri del paese, in Piemonte fu mandato
e, per esserle vicino col suo cuore innamorato
sopra l'acqua di una roggia che passava per Milano
perche' lei lo raccogliesse, ogni di' posava un fior.
Lei, con ansia, lo aspettava sospirando.
E, bagnandolo di pianto, lo stringeva forte al cuor.
Lui, saputo che il ritorno finalmente era vicino
sopra l'acqua un fior d'arancio deponeva un bel mattino;
lei, vedendo e indovinando la ragione di quel fire,
per raccoglierlo si spinse tanto tanto che casco';
sopra l'acqua, con quel fiore, verso il mare se ne ando'...
e anche lui, per il dolore, dal Piemonte non torno'...
Lei lo attese in una via
fra le stelle stringendo un fior
e, in un sogno di poesia
si trovaron uniti ancor.


MARINA

1. Mi sono innamorato di Marina
una ragazza mora ma carina ...
Ma lei non vuol saperne del mio amore
cosa farò per conquistarle il cuor.
Marina, Marina, Marina.
ti voglio al più presto sposar (2v.)
O mia bella mora
no non mi lasciare
non mi devi rovinare
oh! no, no, no, no, no ... (2v.)
2. Un giorno l'ho incontrata sola sola,
il cuore mi batteva mille all'ora,
quando le dissi che la volevo amare
mi diede un bacio e l'amor sbocciò ...


ABBRONZATISSIMA

A! Abbronzatissima,
sotto i raggi del sole
come è bello sognare
abbracciato con te
A! Abbronzatissima,
a due passi dal mare
com'è dolce sentirti
respirare con me
1.Sulle labbra tue dolcissime
un profumo di salsedine
sentirò per tutto il tempo
di questa estate d'amor
Quando il viso tuo nerissimo
tornerà di nuovo pallido
questi giorni in riva al mar
non potrò dimenticar!
A! Abbronzatissima...
Ah! Abbronzatissima!


ACQUA AZZURRA ACQUA CHIARA

1. Ogni notte ritornar
per cercarla in qualche bar
domandare: "Ciao che fai?"
e poi uscire insieme a lei.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere.
Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare
il profumo di un amore puro, puro come il tuo amor.

2. Ti telefono se vuoi
non so ancora se c'è lui..,
accidenti che farò
quattro amici troverò.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.

Acqua azzurra…

2. Son le quattro e mezza ormai
non ho voglia di dormir
a quest'ora, cosa vuoi,
mi va bene pure lei.
Ma da quando ci sei tu
tutto questo non c'è più.
Acqua azzurra, acqua chiara
con le mani posso finalmente bere. (2v.)


AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Aggiungi un posto a tavola
che c'è un amico in più
se sposti un po' la seggiola
stai comodo anche tu;
gli amici a questo servono,
a stare in compagnia;
sorridi al nuovo ospite
non farlo andar via,
dividi il companatico
raddoppia l'allegria! (2 v)
La porta sempre aperta,
la luce sempre accesa.
La porta sempre aperta,
la luce sempre accesa.
Il fuoco sempre vivo,
la mano sempre tesa.
Il fuoco sempre vivo,
la mano sempre tesa.
La porta sempre aperta,
la luce sempre accesa.
E se qualcuno arriva
non chiedergli: "Chi sei"?
no, no, no, no, no, no, no, no, no!
E se qualcuno arriva
non chiedergli: "Che vuoi"?
no, no, no, no, no, no, no, no, no!
No, no, no.
E corri verso lui
con la tua mano tesa,
e corri verso lui,
spalancagli un sorriso
e grida evviva, evviva.
Evviva, Evviva, Evviva, Evviva, Evviva,
Evviva, Evviva, Evviva, Evviva, Evviva!
Aggiungi un posto a tavola…..
(per finire)
Aggiungi un posto a tavola
che c'è un amico in più
se sposti un po' la seggiola
stai comodo anche tu;
gli amici a questo servono,
a stare in compagnia;
sorridi al nuovo ospite
non farlo andar via,
dividi il companatico
e così, e così, e così
così sia.


AMICI MIEI

Quando ti prende la malinconia
pensa che c'e' qualcuno accanto a te
Vivere non e' sempre poesia
quante domande senza un perche'!...
Ma l'amicizia sai e' una ricchezza
e' un tesoro che non finira'
Metti da parte questa tua tristezza:
canta con noi, la tristezza passera'!....
AMICI MIEI, sempre pronti a dar la mano
da vicino e da lontano questi son gli amici miei!
AMICI MIEI pochi e veri amici miei
mai da soliin mezzo ai guai,questi son gli amici miei!
Quando ritorna la malinconia
questa canzone canta insieme a noi
la tua tristezza poi se ne andra' via
e scoprirai in noi gli amici tuoi!
A volte basta solo una parola
detta ad un amico che e' un po' giu'...
fare un sorriso che in alto vola:
torna la vita, di nuovo si va su!....
AMICI MIEI, sempre pronti a dar la mano
da vicino e da lontano questi son gli amici miei!
AMICI MIEI pochi e veri amici miei
mai da soliin mezzo ai guai,questi son gli amici miei!


CANZONE DEI VECCHI AMANTI

Ci sono stati giorni grigi
tanti anni insieme e la pazzia
hai fatto gia' mille valigie
ed io ti ho scritto mille addii
e in questa stanza senza culla
ogni mobile puo' dire
le battaglie e le tempeste
a nulla piu' somiglia a nulla
non ho piu' voglia di partire
non ho piu' voglia di conquiste
Amore mio
mio dolce grande immenso amore mio
dall'alba fino al mio tramonto,io
ti amo ancora sai, ti amo.
Conosco tutti i tuoi problemi
di me conosci le magie
ti leggo in viso se hai segreti
e quando hai voglia di andar via
Ma si'..hai preso qualche amante
bisogna pur passare il tempo
bisogna pur che il corpo esulti
ma posso dirti finalmente
che c'e' voluto del talento
ad esser vecchi e non adulti.
Amore mio
mio dolce grande immenso amore mio
dall'alba fino al mio tramonto io
io ti amo ancora sai,
ti amo.
E piu' la vita ci sta dietro
e piu' tormento ci dara'
ma per due amanti
e' ancora peggio
la pace e la serenita'.
Ma si'...io piango un po' di meno
ti accendi forse un po' piu' tardi
ormai viviamo
sulla terra
al caso piu' non ci affidiamo
ma ti avro' sempre davanti
in questa nostra dolce guerra
Amore mio
mio grande dolce immenso amore mio
dall'alba fino al mio tramonto io,
io ti amo ancora sai,
io ti amo......


E QUI COMANDO IO

Quelle stradelle che tu mi fai far
cara Rosina, cara Rosina
quelle stradelle che tu mi fai far
cara Rosina le devi pagar.
E qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere, ogni di' voglio sapere
e qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere chi viene e chi va.
Devi pagarle col sangue e dolor
finche' la luna, finche' la luna
devi pagarle col sangue e dolor
finche' la luna non cambia il color.
E qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere, ogni di' voglio sapere
e qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere chi viene e chi va.
Quando la luna la cambia color
vieni Rosina, vieni Rosina
quando la luna la cambia color,
vieni Rosina faremo l'amor
E qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere, ogni di' voglio sapere
e qui comando io, e questa e' casa mia
ogni di' voglio sapere chi viene e chi va.


LA SPAGNOLA

Di Spagna son la bella, regina son dell'amor
tutti mi dicono stella, stella di vero splendor.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.
Sguardi che lancian saette, pieni di volutta'
le labbra son timidette, fo il paradiso toccar.
Sguardi che lancian saette, pieni di volutta'
le labbra son timidette, fo il paradiso toccar.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.
Stretti, stretti nell'estasi d'amor
la spagnola sa amar cosi', bocca a bocca la notte e il di'.


ANGELI NEGRI

Pittore ti voglio parlare
mentre dipingi un altare.
Io sono un povero negro
e di una cosa ti prego.
Pur se la Vergine è bianca
fammi un angelo negro.
Tutti i bimbi vanno in cielo
anche se son solo negri.
Lo so, dipingi con amore
perché disprezzi il mio colore?
Se vede i bimbi negri
lddio sorride a loro.
Non sono che un povero negro,
ma nel Signore io credo,
e so che tiene accanto
anche i negri che hanno pianto.
Quando dipingi le chiese
là fra le candele accese,
fra gli arcangeli ti prego
metti un angioletto negro.
Lo so, dipingi con amore
perché disprezzi il mio colore?
Se vede i bimbi negri
lddio sorride a loro.


AZZURRO

1. Cerco l'estate tutto l'anno,
e all'improvviso eccola qua;
lei è partita per le spiagge,
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro, e lungo, per me.
Mi accorgo di non avere più risorse senza di te.
E allora, io quasi quasi prendo il treno e vengo,
vengo da te; ma il treno dei desideri,
nei miei pensieri all'incontrario va.
2. Sembra quand'ero all'oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa...
quelle domeniche da solo,
in un cortile, a passeggiar,
ora mi annoio più d'allora,
neanche un prete, per chiacchierar...
Azzurro...
3. Cerco un po' d'Africa in giardino
tra l'oleandro e il baobab,
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più;
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è.
Azzurro...


CIAO CIAO BAMBINA (Piove)

Mille violini suonati dal vento,
tutti i colori dell'arcobaleno
vanno a formare una pioggia d'argento
ma piove, piove, sul nostro amor…
Ciao, Ciao, bambina un bacio ancora
e poi per sempre ti perderò.
Come una fiaba l'amore passa:
c'era una voita poi non c'è più.
Cos'è che trema sul tuo visino
è pioggia o pianto, dimmi cos'è.
Vorrei trovare parole nuove,
ma mentre piove, piango con te!
Ciao, ciao, bambina non ti voltare
non posso dirti rimani ancor.
Vorrei trovare parole nuove,
ma piove piove, sul nostro amor.
(Per finire)
Ciao bambina, ti voglio bene da morire.


MA COME FANNO I MARINAI

Ma dove vanno i marinai con le loro giubbe bianche
sempre in cerca di una rissa o di un bazar
ma dove vanno i marinai con le loro facce stanche
sempre in cerca di una bimba da baciar.
Ma cosa fanno i marinai quando arrivano nel porto
vanno a prendersi l'amore dentro al bar
qualcuno è vivo per fortuna qualcuno è morto
c'è una vedova da andare a visitar.
Ma come fanno i marinai
a riconoscersi le stelle sempre uguali
sempre quelli all'Equatore e al Polo Nord
ma come fanno i marinai a baciarsi fra di loro
e a rimanere veri uomini però.
Intorno al mondo senza amore come un pacco postale
senza nessuno che gli chiede come va
col cuore appresso a una donna una donna senza cuore
chissà se ci pensano ancora chissà.
Ma dove vanno i marinai mascalzoni imprudenti
con la vita nei calzoni col destino in mezzo ai denti
sotto la luna puttana e il cielo che sorride
come fanno i marinai con questa noia che li uccide
addormentati sopra un ponte in fondo a malincuore
sognano un ritorno smaltiscono un liquore
affaticati dalla vita piena di zanzare
che cosa gliene frega di trovarsi in mezzo al mare
a un mare che più passa il tempo e più non sa di niente
su questa rotta inconcludente da Genova a New York
ma come fanno i marinai a fare a meno della gente
e a rimanere veri uomini però.
Intorno al mondo senza amore...


MA LA NOTTE NO

Ogni giorno la vita è una grande corrida,
ma la notte no!
Ogni giorno è una lotta, chi sta sopra e chi sotto,
ma la notte no!
E al mattino è un po' grigio se non c'è il dentifrigio,
ma la notte no!
Tu ti guardi allo specchio e ti sputi in un occhio,
ma la notte no!
Poi comincia il lavoro e dimentichi il cuore,
ma la notte no!
Parli sempre soltanto delle cose importanti,
ma la notte no!
E ti perdi la stima se non trovi la rima,
ma la notte no!
Ti distrugge lo stress e dimentichi il sess,
ma la notte no!
Che stress, che stress, che stress di giorno,
ma la notte no!
Compress, compress, compress di giorno,
ma la notte no! (2v.)
Giorno, mi tormenti così,
giorno, mi fai dire sempre sì..
Ma la notte, (5v.) , ma la notte no!
Ma la notte, (5v.) ma la notte no!
Lo diceva Neruda che di giorno si suda,
ma la notte no!
Rispondeva Picasso, "Io di giorno mi scasso",
ma la notte no!
E per questa rottura non si trova la cura,
ma la notte no!
Il morale si affloscia, la pressione si ammoscia,
ma la notte no!
Si ammosc', si ammosc', si ammoscia di giorno,
ma la notte no!
che angosc', che angosc', che angoscia di giorno,
ma la notte no! (2v.)
Giorno, mi tormenti così,
giorno, mi fai dire sempre sì..
Ma la notte, (5v.) , ma la notte no!
Ma la notte, (5v.) ma la notte no!


FILI D'ORO

Quando Rosa torna dal villaggio
sola sola e mesta in volto,
io la seguo, ma non ho coraggio
di pregarla a darmi ascolto.

Dolce è la sera
e lunga è la via,
a farla insieme
men lunga saria.

Son fili d'oro i suoi capelli biondi
e la boccuccia odora,
gli occhi suoi belli sono neri e fondi
e non mi guarda ancora.

Ho parlato al nostro buon curato
che m'ha detto: "Figliol mio,
se l'amore in te non è peccato
sarà pago il tuo desio".

Arde il mio core
ma pura è la fiamma,
amo lei sola,
la casa e la mamma.

Son fili d'oro i suoi capelli biondi
e la boccuccia odora,
gli occhi suoi belli sono neri e fondi
e non mi guarda ancora.

E l'ho vista uscir dalla chiesetta
con un aria di mistero,
io le ho porto l'acqua benedetta,
m'ha sorriso e non par vero.

"Che buon curato"
m'ha detto passando,
ed io le ho chiesto:
"Ma quando, ma quando?"

Son fili d'oro i suoi capelli biondi
e la boccuccia odora,
gli occhi suoi belli sono pìù profondi
or che mi guarda ancora.

Mentre la stringo
lei sussurra:"T'amo",
ed io rispondo:
"Io moro"

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