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Amo ascoltare e tradurre delle canzoni italiane, e dato che sono bilingue, posso farlo personalmente, senza traduttori automatici e rimanendo fedele al significato originale del testo italiano. Ho creato questo blog per poter condividere questa musica così meravigliosa con tutti voi... Siate benvenuti!
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I love listening and translating italian songs, and because of I'm bilingual, it's something I can do personally, without automatic translators and keeping the original meaning of the italian text. I have created this blog to share this so wonderful music with all you... Be welcome!
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Storia d'amore: Storia della canzone

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"Ho una canzone in uscita in questi giorni. Si chiama 'Una storia d'amore'. La ritengo una delle mie cose migliori e sono convinto che sfonderà. L'ho fatta io insieme a Beretta e Del Prete. E' la canzone che precede e chiude le mie partecipazioni alla nuova serie di 'Gran Varietà' e la presenterò ufficialmente al pubblico televisivo il 31 maggio nel corso dello spettacolo 'Stasera Adriano Celentano'. Con 'Azzurro', l'anno scorso, ho venduto un milione e duecentomila copie. Con 'Una storia d'amore', sono portato a sperare in qualcosa di più!" (Adriano Celentano, intervista tratta da "Bolero", maggio 1969)


Storia d'amore

1969, A.Celentano - M.Del Prete - L.Beretta, Ed. Clan


Alla fine degli anni '60 il "molleggiato" sembra davvero aver dimenticato definitivamente il rock'n'roll degli esordi. Accentuando il suo distacco dalla musica 'giovane', iniziato con 'Tre passi avanti' (che auspica la caduta del mondo beat e la scomparsa dei capelloni, intensifica la produzione di brani gradevoli anche alle generazioni più mature: 'La coppia più bella del mondo', 'Azzurro', 'La storia di Serafino' per il film di Germi. Il grande innovatore, insomma, diventa conservatore proprio nel periodo in cui sono sempre di più coloro che invocano cambiamenti nella società e nel costume. Del 1968 ad esempio è la dichiarazione: "Mia moglie ha fatto bene a smettere di recitare. Io penso che una donna possa fare l'attrice finché si sposa. Poi più. Per il bene della famiglia". Altrettanto tradizionalista (e un po' maschilista) è la sceneggiata di 'Storia d'amore', nella quale qualcuno volle vedere qualche episodio autobiografico. In effetti, il tema tornerà a galla trent'anni dopo, nella canzone 'Solo da un quarto d'ora' (2000), nella quale Celentano rifiuta la donna che gli si offre - non tanto per fedeltà alla compagna, quanto per fedeltà nei confronti dell'amico, marito della scostumata.


La (seconda) canzone dell'estate

"Sono felice che la mia 'Non credere' sia entrata in hit-parade, ma non credo che sarà mai prima. Battere Celentano con 'Storia d'amore è impossibile. Che genio quel ragazzo! Che mostro di musicalità, di idee; gli voglio bene come fosse un fratello" (Mina, giugno 1969)


'Storia d'amore' non superò il successo di 'Azzurro' come auspicato da Celentano - oltretutto, sarebbe stato un affare, dal momento che invece di Conte e Pallavicini, stavolta l'autore era lui, insieme ai fidi Beretta e Del Prete. Tuttavia il brano si comportò davvero bene in classifica. Il 7 giugno entrò nella top ten (scavalcando proprio la sua 'Storia di Serafino', nona), piazzandosi al terzo posto. La settimana successiva andò al n.1, in una top ten che sfoggiava 'Viso d'angelo' dei Camaleonti, 'Acqua azzurra acqua chiara' di Battisti, 'Get back' dei Beatles, 'Tutta mia la città' dell'Equipe 84. A scalzarla dal primo posto, il 5 luglio, fu 'Pensando a te' di Albano, vincitrice del Disco per l'Estate. Nei mesi di luglio e agosto 'Storia d'amore' furoreggiò, ma dovette accontentarsi di una prolungata permanenza al secondo posto: impossibile togliere il primato alla canzone dell'estate: 'Lisa dagli occhi blu' di Mario Tessuto. Solo dopo quattro mesi di permanenza - l'undici ottobre 1969 - la canzone uscì dalla top ten.


La rilettura degli Avion Travel

Nel 1993 Enrico Ruggeri, affezionato ai classici della canzone italiana (basta pensare a 'Vecchio frac'), propone nel suo tour il vecchio pezzo di Celentano. Anche gli Avion Travel rimangono affascinati dalla ardita costruzione del brano, una piccola sfida musicale, e a partire dal 1996 lo inseriscono nel loro repertorio "live". Il loro tumultuoso arrangiamento fa la sua comparsa, due anni dopo, nell'album 'Vivo di canzoni'. Così il critico Mario Luzzatto Fegiz recensisce il disco sul "Corriere della Sera":
"Dopo 'Amore grammatico', nella quale il dramma di una storia d'amore è in qualche modo fagocitato dal rituale dell'incontro e l'enfasi del sentimento si sperde nei labirinti d'una strana burocrazia dell'etica e del sentimento, arriva una folle rilettura di 'Storia d'amore', canzone portata tanti anni fa al successo da Celentano che diventa di straordinaria comicità anche se nemmeno di una parola è stata modificata. E' bastato riscrivere il contesto sonoro e le misure, per renderla omologa al repertorio degli Avion. Si dice che un acrobata è tanto più bravo quanto più riesce a compiere esercizi difficilissimi con naturalezza. Ebbene gli Avion sono proprio questo: dei funamboli della virtù, della ricerca, che fanno un genere decisamente colto, senza per questo rinunciare al piacere della comunicazione e dello spettacolo".


Gli autori

Assieme ad Adriano Celentano, a firmare il pezzo sono Luciano Beretta e Miki Del Prete, collaboratori del cantante fin dal 1959. Lo scomparso Beretta, ex ballerino, era considerato il "poeta" del Clan, del quale è stato il paroliere principale sino ai primi anni '70; con Ricky Gianco scrisse tra l'altro 'Pugni chiusi', interpretata da Demetrio Stratos, cantante dei Ribelli (un gruppo nell'orbita del Clan). Più controversa, secondo molti, la figura di Del Prete: amico inseparabile del cantante, ne seguì i primi passi e ne diventò consulente e portavoce. Da più parti si sostiene che Del Prete figuri come autore (anche delle trasmissioni di Celentano, compresa '125 milioni di ca**ate', del 2001) come forma di compenso per la sua attività di "luogotenente" e consigliere dell'amico. Il trio Celentano-Beretta-Del Prete ha firmato tra l'altro 'Chi non lavora non fa l'amore', 'Mondo in Mi 7' (con Mogol), 'Storia d'amore', 'Sotto le lenzuola' e 'Viola'. Beretta e Del Prete sono anche coautori di 'Una carezza in un pugno' con Gino Santercole e (insieme a un'altra coppia collaudata, Pace-Panzeri), di 'Nessuno mi può giudicare', brano originariamente pensato per Celentano e poi inciso da Caterina Caselli.


Gli interpreti

Adriano Celentano

Nato a Milano il 6 gennaio 1938. Compie i primi passi nel mondo dello spettacolo imitando Jerry Lewis. Esordisce come cantante nel 1957 accompagnato Rock boys al Palazzo del Ghiaccio di Milano. Tra i brani più famosi: Ventiquattromila baci (presentato a Sanremo nel 1961), Il tuo bacio è come un rock, Pregherò, Il ragazzo della Via Gluck, Chi non lavora non fa l'amore (cantata con Claudia Mori e vincitrice del Festival di Sanremo del 1970), Svalutation.
Nel 1961 fonda il Clan Celentano e nel 1962 il Clan debutta con Stai lontana da me. Adriano Celentano è inoltre protagonista di pellicole di successo come Serafino, Rugantino, Geppo il folle, Yuppi du . A partire da "Fantastico" (1987) diviene uno dei più seguiti e discussi conduttori televisivi d'Italia, come hanno dimostrato i recenti "Francamente me ne infischio" (2000) e ultimo lo spettacolo "125 milioni di caz..te" che lo vede anche in veste di regista.


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