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La voce del silenzio: Storia della canzone

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La voce del silenzio

1968, Mogol - E.Isola - P.Limiti, Ed. Sugarmusic/Picchio Rosso


Sul Festival di Sanremo 1968 gravava l'ombra di quanto accaduto l'anno prima, ovvero il suicidio di Luigi Tenco.

Che il gesto avesse in qualche modo scosso l'ambiente musicale, provocando qualche cambiamento, fu testimoniato dalla vittoria finale di un cantautore storico come Sergio Endrigo, con 'Canzone per te', e dalla presenza di numerosi illustri artisti di colore nel Festival che un tempo era la patria delle 'colombe bianche' e dei 'vecchi scarponi'.

Gianni Ravera portò infatti sul palco Louis Armstrong, Lionel Hampton (che eseguì tutti i brani in gara), Wilson Pickett, Shirley Bassey, Eartha Kitt (che inaspettatamente deluse le attese) e Dionne Warwick. La partecipazione di quest'ultima fu piuttosto trascurata dalla stampa, nonostante già da 5 anni fosse la cantante preferita di Burt Bacharach, del quale aveva inciso 'Anyone who had a heart', 'Walk on by' e 'I say a little prayer'. Ad invitarla fu il Maestro Elio Isola, autore della musica: inviò il provino alla cantante, la quale ottenne l'approvazione di Bacharach e poi si precipitò in Italia per imparare a cantare nella nostra lingua.

Per 'La voce del silenzio' la Warwick fu abbinata a Tony Del Monaco, cantante e autore che aveva già partecipato al Festival l'anno prima con 'E' più forte di me'. Laureando in legge, Del Monaco non era ancora riuscito ad ottenere un grande successo. "Era un ragazzo di Sulmona, di grande simpatia al di là della sua bellissima voce. E' una delle persone che mi sono davvero rimaste dentro, era gentile e solare; è davvero un peccato che la sua carriera sia durata così poco, troppo poco", dice Paolo Limiti, autore del testo della canzone. "Per scrivere una canzone si attinge sempre a se stessi. Dietro ciascuna di loro c'è un nome, un cognome, una data. Per 'La voce del silenzio' c'era la solitudine di mia madre dopo la scomparsa di mio padre. Quello fu il mio primo e unico Sanremo - feci il viaggio in treno con un agitatissimo Pippo Baudo, al suo debutto al Festival. Poi ci sarebbe tornato molte volte… Io invece non sono più tornato perché penso che certe cose si debbano provare una volta sola", conclude Limiti.

La canzone entrò in finale, ma ottenne soltanto 28 punti, classificandosi all'ultimo posto. La Warwick subito dopo Sanremo tornò negli USA per incidere "Do you know the way to San Jose", anch'essa destinata alla top ten americana. Del Monaco tentò ancora per qualche anno di cogliere un successo, ad esempio ripresentandosi alla kermesse nel 1969 con 'Un'ora fa', ma non fu fortunato.
A dare notorietà al brano fu Mina, il cui primo commento dopo il Festival in verità fu: "Non c'è stato un motivo che mi sia rimasto nelle orecchie, non c'è stata una frase che mi abbia colpito in modo particolare. La media delle canzoni si è mantenuta su livelli del tutto trascurabili. Gli scodinzolamenti di Wilson Pickett mi hanno urtato il sistema nervoso. Brava la Warwick, invece, ma certo qui siamo su un altro piano". Dopo poche settimane, evidentemente, Mina ha cambiato idea, visto che nel mese di aprile incide un disco dal vivo alla Bussola di Viareggio, e interpreta sia 'La voce del silenzio' che 'Deborah', sentite a Sanremo. "Le canzoni le ho scelte io personalmente, e ne sono felicissima: ho lasciato la mia vecchia casa discografica proprio per essere libera di scegliere le canzoni che preferisco…".

Grazie a Mina, la popolarità della canzone crebbe a tal punto che un giorno gli organizzatori del Festival di Castrocaro furono costretti a sospendere le prove perché 21 partecipanti su 23 volevano cantarla.


Interpreti

Antonio "Tony" Del Monaco era nato nel 1938 a Sulmona. Studente in legge (riuscì poi anche a laurearsi) iniziò la sua carriera di cantante in un locale notturno di Roma, dove venne notato da Enrico Polito, produttore discografico (in seguito manager e autore per Massimo Ranieri). Tony si rivelò, prima ancora che un buon cantante, un buon autore di canzoni: su tutte 'L'ultima occasione', che fu interpretata da Mina e Tom Jones. Scrisse inoltre il testo di 'Pensiero d'amore', hit di Mal tratta da un brano dei Bee Gees ('I gotta give a message to you'). Dopo il discreto successo di 'Vita mia' e 'Se la vita è così' (1966), non riuscì ad affermarsi definitivamente. E' morto ad Ancona nel 1993.

Marie Dionne Warwick, nata nel 1940 nel New Jersey, canta dall'età di 6 anni, dapprima in chiesa, poi in un gruppo gospel, con il quale si fa un certo nome - tanto da diventare una corista di Mahalia Jackson. Nel 1959 comincia ad incidere canzoni, ma nel 1961 stringe il decisivo sodalizio con Burt Bacharach che farà la fortuna di entrambi. Negli anni '60 scala le classifiche americane con 'Anyone who had a heart', 'Don't make me over', 'Walk on by', 'I say a little prayer', 'Do you know the way to San Jose', 'I'll never fall in love again'. Gli anni '70 sono più difficili: sciolta l'alleanza con Bacharach, torna al successo solo nel 1982 con 'Heartbreaker', scritta dai Bee Gees. Nel 1985, quando la giovane cugina Whitney Houston sta per diventare la nuova star di famiglia, si segnala un'ultima volta grazie a "That's what friends are fore", inciso insieme agli amici Elton John e Stevie Wonder, e scritto ancora una volta da Burt Bacharach.

Altri interpreti:
Mina Mazzini


Autori

Giulio Rapetti, in arte Mogol, è il "paroliere" per eccellenza della canzone italiana. Nato a Milano nel 1936, figlio di un importante discografico, comincia a scrivere testi alla fine degli anni '50. Nel 1961 vince il Festival di Sanremo con "Al di là", scritta insieme a Donida e interpretata da Betty Curtis e Luciano Tajoli. Nel quinquennio successivo, lo vince nuovamente con "Uno per tutte" (1963, cantata da Tony Renis) e "Se piangi, se ridi" (1965, Bobby Solo). Ma firma anche brani di impatto immenso quali "Stessa spiaggia stesso mare", "Una lacrima sul viso" (il primo 45 giri a vendere un milione di copie), "Che colpa abbiamo noi", Io ho in mente te". Nel 1966 inizia la collaborazione con Lucio Battisti: fino al 1980, i due daranno vita ad un matrimonio artistico talmente fortunato da mettere quasi in secondo piano i lavori successivi. Che per Mogol sono tutt'altro che trascurabili: basti ricordare la nuova vittoria a Sanremo con "Se stiamo insieme" cantata da Riccardo Cocciante (per il quale aveva scritto "Cervo a primavera") e l'exploit di "L'emozione non ha voce", con la quale Adriano Celentano è tornato a dominare le classifiche alla fine degli anni '90.

Elio Isola, direttore d'orchestra ed arrangiatore, ha firmato diverse canzoni, tra le quali 'Quando ci si vuol bene', portata a Sanremo da Joe Sentieri, 'Sole, pioggia e vento', cantata da Mal e Luciano Tajoli, 'Il treno', interpretata da Rosanna Fratello, e 'Ti amo, amo te', scritta insieme al suo interprete, Domenico Modugno.

Paolo Limiti, nato a Milano nel 1940, nel 1960 comincia a scrivere i testi per le trasmissioni di Mike Bongiorno. Verso la fine degli anni '60 comincia a scrivere canzoni. Il suo primo successo è 'La voce del silenzio', portata a Sanremo da Tony Del Monaco, e incisa poco dopo da Mina. Di Limiti, la cantante cremonese ha inciso anche 'Sacundì sacundà' e 'Bugiardo ed incosciente' - Claudia Mori invece ha interpretato la celebre 'Buonasera dottore'. Dopo aver scritto canzoni per Ornella Vanoni, Peppino Di Capri, Loretta Goggi, Fred Bongusto, Iva Zanicchi, Mia Martini, gradualmente la sua invidiabile carriera di autore e produttore televisivo (spesso di trasmissioni a sfondo musicale) ha preso il sopravvento su quella di autore di canzoni.


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